giovedì 17 luglio 2008

CAPITANO

CAPITANO

E' l’ultimo che dovrebbe abbandonare la barca, la nave, la squadra, la corsa. E il primo che dovrebbe arrivare al traguardo. Infatti si dice anche che sia il numero 1.
Per diventare capitano-o-mio-capitano non esistono accademie ciclistiche, la scuola è quella della strada, chi più ne ha più ne metta, però gli altri facciano in fretta, altrimenti non vanno bene neanche come gregari.
C’è capitano e capitano: quello che dice grazie, quello che dice solo prego, quello che capitano a tutte a lui. Poi c’è il capitano di ventura, il capitano di avventura, il capitano di giornata.
Quando il capitano va più piano del suo gregario, l’anno dopo il capitano diventa gregario di lusso, invece il gregario diventa disoccupato.
A differenza del calcio, il capitano di una squadra non ha la fascia sul braccio, forse perché il braccio è già occupato da due o tre tatuaggi.

(Tratto da: www.gazzetta.it)

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