venerdì 11 aprile 2008

USCITA DEL 10/04- "CASETTA BIANCA"

1) In grande spolvero l'Avvocato, evidentemente le critiche del malato immaginario hanno fatto bene;
2) Grande Gino "i Bomb" al ritorno sulla Cavola: Ha fatto da benzinaio al "Chinaga", ma sarà questa la sua futura veste? Che profilo aerodinamico;
3) Archinox ma le foto dove sono? Oppure eri così stanco tanto da non capire cosa stavi facendo?
4) Signori la battaglia su Varcaro non ha visto nè vinti e ne vincitori, ma credo che lo sprint tra "i Bomb" e "Chianga" sia stato l'evento della giornata, che ovviamente si ripeterà.

12 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Grazie ad archinox per le foto che mi hai inviato. Se la redazione lo desidera, può pubblicarle perchè rappresentano la felicità di stare insieme, big e ces.

Anonimo ha detto...

Se ti riferisci alle foto scattate alla stazione di servizio AGIP-CHIANGONE sito alla Cima Coppi-Cavola eravamo solo "ces" e qualche "fes" anche se felici, gai e sorridenti.
RICORDATEVI CHE DOVETE MORIRE

Anonimo ha detto...

Alle 08.00 anzichè postare potevi farti un giro con noi e migliorare la tua performance.
RICORDATEVI CHE DOVETE MORIRE!
Carlo

Anonimo ha detto...

Solo curiosità.
L'autore della preghiera è lo stesso dei comunicati?
RICORDATEVI CHE DOVETE MORIRE!
Carlo

Anonimo ha detto...

PREGHIERA DEL CICLISTA

Mi rivolgo al Padre Santo
Vorrei farlo con un canto
Ma purtroppo son stonato
e a Lui inginocchiato
chiedo di essere ascoltato.
Al luogo di ritrovo
non v’è mai nulla di nuovo.
Si discute del tragitto
e qualche traditore a capo fitto
già medita il cambiamento
disposto ad andar persino controvento.
Se si decide di salire
non si può non inveire.
Si parte subito a tutta
e per qualcuno è già combutta.
La cavola è bella ed erta
e già sono a bocca aperta.
Se andiamo all’ottavo
Per qualche chilometro me la cavo
Ma se andiamo alla casetta bianca
Ne risente la mia anca.
Pane e pomodoro è una sofferenza
Ma non se ne può fare senza
C’è sempre il solito buffone
Che preferisce l’assolo al volatone
E pertanto alza l’andatura
Per eliminare la spazzatura.
Arriverà il giorno del giudizio
In cui troverà il suo supplizio.
Mio Caro Buon Gesù
sono esausto e non ce la faccio più.
Ti prego accarezza con le tue mani
L’insopportabile Pacciani.
Fa che diventi silenzioso
O quantomeno che non sia più rissoso.
Ti affidiamo il monaco cercatore
Tienilo lontano dal demonio tentatore.
Non farlo cadere più in tentazione
Nutrilo con la fede e non col ..............
Fagli capire che rimane il più forte
Ma non fargli sfidare la morte.
Ti preghiamo anche per il malato
Che da te vogliam che sia curato.
Una preghiera o Dio Divino
Per un ciclista un pò delfino.
Ha litigato con il gemello
Dimenticandosi che ne è fratello.
Lo sprint fu galeotto
Per poco non ci fu il cazzotto.
Che ritorni presto una pace serena
E che finisca questa pena.
Un preghiera particolare
Per altre persone a noi care.
Invochiamo la tua protezione
Per un grande campione.
Ti affidiamo il capitano
Fallo essere più umano
Il suo mal di testa spazza via
Così che non faccia alcuna pazzia.
Non dimenticarti di gambo di legno
Che della bici non è più degno.
Da quando fa il direttore
Ha perduto persino l’onore
Tra le scartoffie e tra ogni foglio
Ha perso persino l’orgoglio.
Abbi cura di Gino Iaccarino
Che ritorni a fare il girino.
Per lui una preghiera dimagrante
La bicicletta al posto del contadino errante.
Preservaci Mario Chiangone
Aiutalo sin dalla prima colazione
Tra una fettina, una braciola ed un bicchier di vino
Non vede mai il traguardo da vicino
Ora sprinta persino con Iaccarino.
Una prece per avvocati, tecnici ed ingegneri
E non trascurare nemmeno i ragionieri.
Ricordati anche dei macellai
Senza tralasciare i marescialli e i calzolai.
Dimenticavo lo spavaldone
Guariscilo dallo stranchiglione
Un occhio al nostro apripista
Mi riferisco a Fabrizio il musicista.
Invochiamo la tua benedizione
E nelle uscite la tua protezione

11 aprile 2008 20.47

INTERVENTO MODERATO DALLA REDAZIONE

RAMARRO ha detto...

Premesso che la "Preghiera del ciclista" è molto bella, è stata moderata (una parola) e ripubblicata. Voglio ricordarVi che questo blog nasce e DEVE RESTARE per un sano "sfottò", senza sentirsi offesi per offendere.
Buona pedalata a tutti e ricordatevi che DOVETE MORIRE ANCHE SE NON VI CHIAMATE "MATTEO".
P.S. Mi associo alla "curiosità" dell'Avvocato nel sapere l'Autore della "Preghiera".

Anonimo ha detto...

Pedala,Pedala,Pedala...ciclista
lungo le strade impervie e trafficate,lungo strade assolate o
bagnate....và il ciclista...che tra un ciarlar di battute.....o con il fiatone scatta o controscatta ....colpo su colpo....
non vuol perdere la battuta...
e la fatica cerca di mitigare...
passa il tempo e così passano
le ore....
Pedala......
Pedala......
ma non strafare...RICORDATI!
la legge della strada non
perdona......
ingenuo ciclista...guardati
un pò attorno....
non c'è solo la ruota del compagno
d'avventura
non c'è solo il rigo bianco da guardare............
e alza un poco la testa........
....rivolgiti con il tuo sguardo
alle meraviglie
dell'universo.
Ammira e contempla le stagioni
al tuo passare.......
tra strade assolate.........
dolci primavere.......
gelidi inverni........
Pedala.......
Pedala..........
....e rimani al tuo posto ciclista...NON DIMENTICARE!!
non essere come chi lungo le strade
affollate e rumorose
ti sfrecciano appresso.....
......non esseri....
ma macchine mortali!!
RICORDATI!! NON DIMENTICARE!!........

DEVI MORIRE

E vai ciclista!!!
Noi che sudando e
Tracimando acque
sotto il solleone
gelando nei freddi inverni....
godendo nelle dolci primavere...
noi che pedalar strada facendo
così passiam le ore
passiam il tempo
....tra il ciarlar e
uno scatto...
Pedala...
ma usa la testa
su ogni tracciato
non strafare...siamo o non
siamo
amanti delle stagioni?!
Le stagioni della vita
Le stagioni del buon senso
Le stagioni del cuore e dell'

amicizia.

Pedala...
Pedala...

amico/a

guardati un pò intorno

Qua e là

...Una bella ragazza/o

...Un universo in fiore

...Una fontana d'acqua fresca



così cauti si arriva alla

meta

al traguardo sognato

agoniato

sudato...

...non più stralunati...

ma cheti

freschi e

amati

Pedala...

Pedala...e vai ciclista...


Dedicata a Matteo Gambo di legno

Anonimo ha detto...

Il blog sta assumendo una inaspettata quanto piacevole veste poetica.
L'ironica preghiera del ciclista (censura, a mio parere, eccessiva) si associa molto bene alla contrapposta vena romantica dell'altra poesia.
Chi sono gli autori?
Chiunque abbia indizi atti a scoprire la loro idientità li indichi nel blog.
RICORDATEVI CHE DOVETE MORIRE!

Anonimo ha detto...

Secondo me la preghiere è stata scritta da un avvocato,mentre la poesia è stata copiata da un ragioniere

Anonimo ha detto...

Domani sono mazzate

Anonimo ha detto...

Fluida, scorrevole come l’acqua che va,
scivola senza tentennamenti
la gomma sull’asfalto bagnato
di sudore, sangue, piovaschi.

Condita con olio e acido lattico gira
silenziosa e possente la catena,
sulla moltitudine di denti affilati
di pignoni e corone che mordono
la strada come la vita,
azzannando aria, smog, libertà.

Pompa il cuore, vanno le gambe
mulinando impazzite, in guerra
col vento contrario e il gelo di certi giorni.
Lacrimano gli occhi saettando a destra e a manca,
stringono salde il manubrio le mani,
come una spada, un gladio nell’arena stradale,
di petali e spine, di elmi, tombini e scudi,
clangore di metallo e motori.

Stretti i denti e serrata la mascella,
sempre più veloci in un’aria che fatica a contenerci,
esplodiamo in questo liquido tendente al solido,
l’anima buttata là, sui pedali,
e la schiena incurvata
come il guscio di una svelta tartaruga,
agile tra le luci gialle, rosse, verdi, blu,
prive di autentico valore nel dedalo
delle vie a due ruote e carboidrati.

Niente più schiavitù, niente più catene,
tutte spezzate, tutte tranne una,
oliata e silenziosa,
veicolo di dinamicità e libertà,
del bastare a se stessi,
di evasione amicizia felicità
quiete contemplazione sorrisi
lotta rivoluzione pace essenzialità
in questo minimale viaggio quotidiano.
Dedicato a Gin i bomb