domenica 15 marzo 2009

GIRO MEDIO FONDO DEL GARGANO

MANFREDONIA-SELLA DELLA CAVOLA-MATTINATA-VIESTE (LITORANEA)-VALICO DEL LUPO-MATTINATA-SELLA DELLA CAVOLA-MANFREDONIA

Come anticipato oggi mi sono "sciroppato" la medio fondo del gargano.
Solito appuntamento all'enichem ore 08.00. Non siamo in tanti, visto che taluni sono andati a gareggiare la GF del Conero, ed altri in quel di Trinitapoli una gara Udace provinciale. Al raduno c'è Pavloc u' lung, compagno di squadra PV, il pollo, il silenziatore, mik, il predicatore, il messo, il pretore, raffa ed il ragioniere. Chiedo ai presenti chi di loro aveva intenzione di venire a fare il giro: nessuno . Vabbè mi acompagnano con passo "andante" fino ai piedi della salita che porta a baia delle zagare, dove dico al silenziatore di fare un pò di ritmo: loro dovevano rientrare. Il gruppo si sgretola e restiamo in tre: il pollo, io ed il silenziatore. In rapida successione ci apprestiamo a fare la salita di vignanotica Il passo lo detto io, medio-altino. Al primo tornate resto solo. Saluto la compagnia e tiro dritto: si fa troppo tardi. Gli altri avrebbero girato a vignanotica, era tutto stabilito. Giornata splendida, mi godo la costa. Traffico pari a zero. Peccato esser solo. Arrivo sul lungomare di Vieste e decido di telefonare al Sindaco, oggi assente giustificato per impegni famigliari. Un pò di compagnia pirma di iniziare l'erta di 20 km che portano al valico del lupo. Intorno al km 13 incrocio un trittico che scendeva in direzione opposta: ma chi sono Il macellaio, il musicista e chiangoonen. E che ci fanno qui Sono arrivati tardi all'appuntamento (8.30). Si riparte ma chiangoonen è lento: non è il suo terreno ideale Il macellaio l'aiuta un "pochino". Scolliniamo. Ma in discesa sento un fischio. Il musicista avvertiva che avevamo perso di ruota il chianga. Loro girano, io decido solo di rallentare un po, la stanchezza incombeva e non volevo risalire Intanto, avevo fatto qualche km ma dei tre nisba. Decido di rigirare E dopo aver ripercorso un tratto di circa 1 km in salita li vedo: finalmente Al chianga s'era svitato un pattino Pertanto si finisce la discesa con cautela. Arriviamo a Mattinata e si decide di fare lo strappetto esterno e di non passare per il centro del paese. Ora ci attende la sella della cavola, ultimo impegno di giornata. In testa decido di forzare in progressione usando sempre lo stesso rapporto ed allungando scalando di un dente (e' l'unica ascesa di giornata fatta a soglia ed oltre , volevo testare il motore dopo 110 km). Il macellaio regge benissimo, uno scalatore puro. In cima alla cavola incontriamo Mattè u' matinatese. Nell'attesa che arrivi chianga scambiamo due battute. Poi dritto a Manfredonia. Finalmente, avevo una fame

Questi i n.ri

Time = 4 h 50'
Freq card med = 143 bpm
Dislivello = 2020 m
Freq med ped = 83
Vel med = 25.8 Km/h
Distanza = 122 Km

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PARZIALI MARZO 730 KM
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PARZIALI INIZIO PREPARAZIONE (02.12.08)
Distanza = 4.675 Km
Dislivello = 46.823 m
Time = 170 h 01'

P.S. SI ACCETTANO NEL POST COMMENTI E RIASSUNTI SULLA GARA DI TRINITAPOLI E SULLA GF DEL CONERO
Ad ora è dato solo a sapersi che il Meteosciallo ha corso gli ultimi 30 km con la sella in mano e col tubo reggisella.........

Pubblico foto e commento dall'inviato al Conero...Archinox


3 commenti:

RAMARRO ha detto...

PUBBLICO IL COMMENTO DI ARCHINOX

Si chiedono post sulle gare? Pronto.
Partenza X il “Conero”, sabato mattina ore 10.30, il Meteosciallo, con la sua casa mobile, “abitata” x l’occasione anche da Archdiesel e Archinox.
Camper di “peso”, tra i due Arch. circa 150 kg., per una impresa piena di ambizioni.
Viaggiamo con un rumore assordante. Frastornati ma sereni arriviamo al “Conero Village” alle ore 18.00 dopo circa 6 ore a 150 decibel (livelli di pressione sonora proibiti anche nel Congo).
Dopo il ritiro del magro pacco gara, solite pomatine, pacco di pasta, un comodo scalda collo e un sacco di cartacce, il “Previdente” Meteosciallo propone una ispezione al percorso, in bici:
ore 18.40: Archdiesel, ancora frastornato, tradito dal buio e dimenticando di guidare una bici e non un treno, imbocca le rotaie ferroviarie del porto, provando il primo ruzzolone del Conero. Fortunatamente nessun danno alla bici solo spavento e piccole escoriazioni alle gambe.
Ore 21,00: dopo una lunga e escursione per le vie cittadine, apprezzando le bellezze di quel di Ancona, ci accingiamo al meritato “rifocillamento” a base di pizza. Napoletana si spera. Ma haimè ci imbattiamo nella pizzeria “Jashmire”. Ma che vuol dire sto Jashmire? Bhaaa.. abbiamo fame è quindi decidiamo di entrare. Il proprietario ci accoglie subito con un “il forno è a gas!!!!!”….., Va booooo.
Meteosciallo: Ma è egiziano?
Archdiesel: no isdraeliano? Chissa che pizza?
Risultato: pizza migliore della napoletana, accompagnata da 3 birre, rigorosamente da ¾. Si può andare benissimo a “ronfare” nella casa mobile del Meteosciallo.
Diverse escursioni notturne (ad una certa età la prostata reclama numerose attenzioni) caratterizzano il sonno dei più anziani. Non faccio nomi per non offendere nessuno.
Domenica mattino Ore 7,00: il Meteosciallo particolarmente “Ingrifato” non vede l’ora di annusare il culo dei tori scatenati e delle varie specie di belve feroci partecipanti alla gara.
Il problema che più preoccupa gli arch.? la Colazione. Scorgiamo nel pacco gara un minuscolo biglettino con scritto “Buono Colazione”. Maa….. 1 200 ciclisti a un bar a fare colazione, poco credibile. Decidiamo di rischiare, considerata la prim’ora. Miracolo, bar vuoto, colazione “ Spettacolare”. Be la giornata è cominciata Bene.
Ore 9,00: spunta dei microcip, piccola fuga anticipata, per evitare cadute nella bolgia cittadina, e via.
Dopo poco, sul percorso di gara, una bella strada soleggiata, troviamo altri “rifaldi”, che come noi aspettano il gruppo. L’attesa non è lunga, si cominciano a sentire le sirene, il gruppo è prossimo ancora qualche attimo, la mandria inferocita, tutta compatta ci travolge, si sentono urla hooooooo, Sipontino spostati, ma che Ca….zo frenate, insomma di tutto, Archdiesel forte della sua esperienza, riesce a controllare la mandria e resta nel gruppo, io tremolante e spaventato mi lascio sfilare e mi metto in coda aspettando miei simili o pari grado. Meteosciallo e nel gruppo, guardingo in attesa di tempi migliori, fin qui tutti insieme, poi qualche km e ognuno per la sua strada.
All’arrivo Archdiesel, conferma un ottimo 127 posto su circa 560 arrivati del giro corto; io risulto 270, con foto di archdiesel su traguardo.
Tempo qualche minuto decidiamo di andare a casa mobile del Meteosciallo. Invidioso del ruzzolone del giorno prima di archdiesel, a gara finita, dopo aver superato indenne la mandria di 400 bestie che viaggiavano a 50km all’ora, prossimo alla porta della casa mobile, su marciapiede lucido e saponoso, nella più classica delle cadute sullo sgancio della scarpetta, provo anch’io il ruzzolone del Conero. Fortunatamente anche in questo caso nessun danno alla bici solo spavento e livido al culo.
Archdiesel, si sta chiedendo a voce alta, chissà il meteosciallo? Che ha fatto, “quello se va bene, arriva a 15 minuti dal barbaro che ha vinto”. “Forse ai ragione”, rispondo, qualche secondo ancora e spunta il Meteosciallo, con la faccia nera. Io Sorpreso dico “Hoo… ca…zo sei andato bene quasi con i primi”? meteosciallo, “Zitt… Zitt… sta cazzo di sella un casino”…………………. ………………. … riassumendo le varie imprecazioni, il meteo spiega che ha fatto 60 km in sella e 30 km in piedi.
Meteosciallo: “Be.. andate al Conero village che vi raggiungo dopo per il pasta parti”.
Aspettiamo circa 1.50, “ma ch’ì successi” “ maa…… non risponde al telefonino chissà che fine a fatto”?
Finalmente ci chiama il meteosciallo “ dove siete” , “siamo in testa alla fila del pasta parti” “risponde Diesel. Meteosciallo: Moo vengh…..
Meteosciallo: “Zitt…. Zitt… che ho tamponato una Ca…zo di Clio. Na pazza urlava, mo…. chiamo i carabinieriiiii, solo perché non ho trovato il tagliando dell’assicurazione”;
nuova imprecazione “dove cazzo l’ho messo, booo..”
continua dicendo, “cerco il telefonino e non lo trovo…. dove cazzo l’ho messo, in somma nu casin”. “Uagliò jem cinn da qua”.
Fortunatamente alle 19,00, dopo un divertente viaggio di ritorno, siamo rientrati a casa, poco sani ma salvi.
Scusate se mi sono un dilungato ma volevo renderVi Partecipe delle pene dei due giorni del Conero.

A presto ArchinoX.

Anonimo ha detto...

Bella avventura e bella cronaca.
Il primo a sinistra della foto in alto è per caso Pozzato?
E' di sicuro forte quanto lui.
Sarebbe stato divertente una foto del meteosciallo pedalare sul tubo obbliquo senza sella.

Anonimo ha detto...

ingrato archinox, si è faloppato 150 grammi di pasta, ha scelto il"sugo alle olive" che avevo in cambusa, ha pippiato mezzo litro di vino, è caduto in coma farmacologico in fase digestiva nonostante il"rumore assordante" (allegherò foto), la notte ha fatto una tirata di 8 ore nel mio sacco a pelo ("non ho avuto freddo per niente"), al contrario di archidiesel ha (con garbo) apprezzato la comodità del mio bagno mobile......
la prossima volta lo carico nel bagagliaio posteriore.